Quelle che seguono sono situazioni realmente accadute nei tribunali italiani che vedono il Dominus dello Studio Legale Falcetta effettivo protagonista o testimone indignato e qualificato.
Secondo i genitori della ragazza uccisa dall’ex fidanzato, il vero assassino sarebbe il pubblico ministero che non ne aveva chiesto l’arresto prima che costui realizzasse il proprio intento omicida, sebbene fossero state presentate molte denunzie.
Come sempre ogni ragionamento su di un problema vero, qui in Italia lo si fa solo ed esclusivamente per trarre dei vantaggi a favore della propria parte politica, per cui la destra dice che i magistrati si dimenticano di tutelare I cittadini comuni perchè gli interessa perseguire soltanto Berlusconi mentre la sinistra, come al solito, risponde che i magistrati hanno sempre ragione punto.
Niente di nuovo ma come sempre tutto inutile, ragion per cui si sappia :
a) che esiste una legge in forza della quale è possibile richiedere sia al giudice penale che al giudice civile l’emanazione di un’ordinanza c.d. “di protezione”,
b) con tale provvedimento, emesso sulla base di accertamenti veloci e dunque piuttosto agile, il G.I.P. (nel penale) o il Giudice della causa di separazione (nel civile) diffidano il soggetto a non avvicinarsi alla vittima ed in caso di contravvenzione a tale ordine scatta automaticamente l’arresto, con facoltà per le Forze di Polizia di intervento immediato ed autonomo,
c) avevo scritto questa legge, ispirandomi ad analogo istituto del diritto nordamericano, per un deputato della destra ma evidentemente non era interessato al tema delle violenze domestiche o contro soggetti deboli, ragion per cui mi ripresi il progetto di legge e lo consegnai a un senatore della sinistra : oggi è legge dello Stato,
d) nel penale tale ordinanza di protezione può essere richiesta dal pubblico ministero ma anche l’avvocato che assiste la vittima può formalmente sollecitarne l’emanazione.
Non entro nel merito del caso specifico di cui non conosco le carte, ma dico soltanto che un buon cronista di giudiziaria dovrebbe conoscere le leggi prima di dare fiato alle trombe ospitando dichiarazioni prive di senso dalla destra e dalla sinistra.
E aggiungo, come sempre controcorrente, che un po' più di coraggio e di competenza tecnica da parte di tutti gli operatori del Diritto gioverebbe ad impedire queste tragedie, e che se proprio dunque si vuole armare un plotone d’esecuzione sarà meglio prima mettere al muro, in compagnia di quel pubblico ministero, anche qualche mio Collega
Con sentenza del 2007 la Corte di Cassazione ha stabilito che l’avvocato che intenda escutere un testimone nel corso della fase delle indagini preliminari deve, onde ottenerne la convocazione forzata da parte del pubblico ministero, indicare a quest’ultimo le circostanze sulle quali svolgerà il proprio interrogatorio. Come noto, invece, sul pubblico ministero non grava eguale e simmetrico onere con riferimento ai propri testimoni: l’effetto è dunque che le indagini della Procura restano segrete mentre quelle dell’avvocato no. Evviva la pari dignità tra accusa e difesa!
in aula di udienza respinge tutte le eccezioni sulle violazioni di regole procedurali effettuate dalla Procura, i termini di custodia cautelare stanno per scadere e sembra che la sola ed unica cosa che gli interessa non sia di celebrare un giusto processo, bensì di trattenere in arresto gli imputati.
E’ seduto con aria serena e falsamente rassicurante mentre fa scempio del diritto, indossa una giacca blu con la cravatta.
Quando si alza sembra un mezzobusto di certi telegiornali : ha jeans sdruciti e scarpe da tennis sporche e logore che mi ricordano le mie di quando, in adolescenza, tiravo calci al pallone ovunque mi trovassi, ma qui non siamo su un prato, qui siamo in tribunale. Osservandolo mi convinco che gli basta levarsi la giacca per essere pronto ad entrare in un centro sociale, e questo in un giudice non mi piace, io non vengo mai in tribunale con i jeans.